
AI, microimprese e orgoglio meridionale: la guida Resto al Sud per gli innovatori
Resto al Sud per innovatori del Mezzogiorno: guida completa per microimprese e start-up che usano l’AI e puntano sul territorio.
Perché aprire una microimpresa tech al Sud ora
Hai passato notti a ottimizzare algoritmi e ora vorresti che il tuo codice diventasse una soluzione concreta per aziende e cittadini? Non sei solo: secondo il DESI 2024 gli investimenti italiani in intelligenza artificiale crescono del 27% l’anno, ma il Sud intercetta appena l’8% delle nuove start-up deep-tech. Se hai tra 25 e 34 anni e senti di avere in tasca un prototipo capace di automatizzare processi o rivoluzionare servizi, Resto al Sud è pensato per darti il carburante iniziale – economico e motivazionale – per trasformare passione e notti di lavoro in una microimpresa radicata nel territorio ma aperta al mondo.
Dati e casi di successo che parlano
Dal 2018 l’incentivo ha premiato più di 4 600 progetti tech, con un ticket medio di 118 000 euro che copre ricerca, licenze e primi stipendi. Un esempio è la storia della microimpresa pugliese fondata da due ex-consultant trentenni: in 24 mesi è passata da MVP a 320 clienti paganti tra PMI e PA, registrando il 95 % di retention e assumendo dodici sviluppatori locali. Analogamente, Fabrizio, ventinovenne calabrese, ha lanciato un sistema di visione artificiale che monitora le reti idriche riducendo del 15% le perdite in tre comuni pilota. Numeri che dimostrano come nel Sud si possa innovare e prosperare.
Passa all’azione prima che il fondo finisca
Ora tocca a te: compila la richiesta. Poi confrontiamoci per rendere l’idea vincente. Le domande sono esaminate a colloquio. Ogni settimana di attesa significa una coda più lunga e competitor che rilasciano free-trial dove volevi arrivare tu. Agisci: un repository ben documentato e un click consapevole valgono più di mille hackathon, e la tua microimpresa merita di essere la prima a presentarsi, non l’ultima in lista.